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Equity Crowdfunding per tutte le Piccole e Medie Imprese è realtà

Nasce una nuova opportunità per coloro che intendono finanziare i propri progetti aziendali

La Delibera CONSOB n. 20204 del 29 Novembre 2017, in vigore dal 3 Gennaio 2018, ha apportato delle importanti modifiche alla regolamentazione della Raccolta di Capitali di Rischio tramite portali On-line: la novità più significativa riguarda l'allargamento della platea dei possibili soggetti giuridici emittenti a tutte le PMI in generale, non limitando più l'accesso alle sole start-up innovative ad alto valore tecnologico.

Ma che cosa si intende per Equity Crowdfunding?
La traduzione letterale dall'inglese evidenzia la composizione dei termini "Crowd", folla in italiano, e "funding", finanziamento. Per Equity, invece, si intende tipicamente il capitale di rischio aziendale. Semplificando: le azioni, le quote, ovvero gli apporti dei soci dell'azienda. Cercando di sintetizzare, per Equity Crowdfunding si intende il processo di finanziamento collettivo di un gruppo di persone volto a sostenere una specifica idea imprenditoriale di una PMI. Il termine "equity" inoltre, serve a sottolineare che coloro che decidono di investire in una specifica realtà aziendale attraverso il Crowdfunding, non diventano creditori dell'azienda, ma soci, in quanto investono dei soldi in cambio di una parte delle quote del capitale aziendale (Equity, appunto).
Questa forma di reperimento di risorse aziendali era, prima della Legge di Bilancio 2017 (che ha recepito la su citata Delibera CONSOB n. 20204), destinata esclusivamente alle c.d. PMI innovative: l'allargamento a tutte le aziende con meno di 250 occupati ed un fatturato annuo inferiore a 50 Milioni di Euro (o Attivo di Bilancio inferiore a 43 Milioni di Euro) consente, da un lato, alle imprese di aggiungere un canale di reperimento di Capitale (di Rischio) tutto nuovo, con ampi margini di sviluppo, in grado di apportare ricchezza in azienda senza aggravare lo stato di indebitamento complessivo dell'azienda; d'altro canto, gli investitori potranno beneficiare di nuove opportunità di impiego di risorse, sfruttando altresì specifici benefici fiscali a loro destinati.

FOCUS: LE AGEVOLAZIONI FISCALI IN CAPO AGLI INVESTITORI

Con la Legge di Bilancio 2017, il Legislatore ha esteso anche a coloro che investono nelle PMI tradizionali tramite il Crowdfunding le agevolazioni fiscali già previste per gli investimenti in StartUp e PMI Innovative.
In dettaglio:
- se l'investitore è PERSONA FISICA: è prevista una detrazione dall'imposta lorda pari al 30% dei conferimenti rilevanti effettuati
- se l'investitore è SOGGETTO PASSIVO IRES è prevista una deduzione dal reddito complessivo pari al 30% degli investimenti rilevanti effettuati

La Disciplina
Andando brevemente nello specifico, la normativa che ha regolamentato l'Equity Crowdfunding prevede quanto segue (in punti salienti):
- a partire dal 3 Gennaio 2018, tutte le PMI possono raccogliere capitale di rischio tramite i portali di Equity Crowdfunding
- Le PMI devono avere la forma giuridica di Società di Capitali o Società Cooperativa
- I gestori dei Portali Online di Equity Crowdfunding possono essere Banche, Imprese di investimento, SGR oppure specifici "gestori di portali per la raccolta di capitali" sottoposti a Vigilanza CONSOB
- Le PMI possono offrire al pubblico degli investitori (Istituzionali e non) al massimo 5 Milioni di Euro di azioni proprie(o di quote rappresentative del proprio capitale)
- I gestori dei Portali Online sono tenuti a verificare, prima di promuovere agli investitori retail un'offerta nella propria infrastruttura, che un parte dell'offerta (pari, generalmente, al 5%, con alcune eccezioni) sia stata sottoscritta da investitori professionali. Questo vincolo serve per garantire un elemento di affidabilità circa la bontà del soggetto proponente e dell'idea imprenditoriale promossa.
- I gestori dei Portali Online, ai fini dell'iscrizione nello specifico Registro a loro destinato, devono aderire ad un sistema di indennizzo a tutela degli investitori o, in alternativa, devono stipulare un'assicurazione a copertura delle responsabilità per i danni derivanti al cliente dall'esercizio dell'attività professionale.

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